venerdì 30 marzo 2012

Riforma dell'articolo 18 (editoriale di Marco Travaglio a Servizio Pubblico 29 marzo 2012)

Riforma dell'articolo 18 (editoriale di Marco Travaglio a Servizio Pubblico 29 marzo 2012)





giovedì 29 marzo 2012

Monti, il distruttore dell'Italia





Stasera parliamo di quello che per molti doveva essere(ed alcuni ancora ci credono) il salvatore dell'Italia. Quando cadde il governo Berlusconi io per primo fui contento di un governo tecnico. Speranzoso che un governo di professori fosse più capace di un governo guidato da un fornicatore.

Speranze vane. Perchè le riforme sono cadute sempre sugli stessi. Il ceto medio-basso ovvero la plebe. Cosa aspettarsi da un uomo che a quanto ci riferisce Paolo Cirino Pomicino : <<Il professore? È stato il mio principale collaboratore fra il 1989 ed il 1992 quando ero ministro del Bilancio nel Governo Andreotti>>

Periodo nel quale il debito italiano ammontava a 553 miliardi e dopo il loro ottimo operato salì vertiginosamente a quota 799 miliardi!!

Ma c'è di più. Quest'uomo nel 1999 nella sua qualità di Commissario europeo sotto la presidenza Santer,fu costretto a dare le dimissioni “per l’accertata responsabilità collegiale dei Commissari nei casi di frode, cattiva gestione e nepotismo” messi in luce dal Collegio di periti nominato appositamente dal Parlamento Europeo.

Maggiori info nel documento ufficiale Europeo "Clicca qua per il report europeo"

Nella Relazione si legge dell’assoluta mancanza di controllo nella “rete di favoritismi nell’amministrazione”, di “ausiliari esterni” e di “agenti temporanei”, di “minibilanci espressamente vietati dalle procedure amministrative”, di “numerosissimi esterni fuori bilancio, ben noti all’interno della Commissione con il soprannome di sottomarini”, che operano con “contratti fittizi”, dietro “raccomandazioni e favoritismi”; di abusi che hanno comportato, con il sistema dei “sottomarini” l’erogazione non controllata di oltre 7.000 miliardi nell’ambito dell’Ufficio Europeo per gli Aiuti umanitari d’Emergenza (miliardi usciti dalle nostre tasche, naturalmente, e che dovevano andare, ma non ci sono arrivati se non in minima parte, ai bambini della Bosnia, del Ruanda morenti di fame).

Infine terzo ed ultimo punto. Il senatore a vita Mario Monti guadagna la somma di 72mila euro al mese. Soldi che in un momento di crisi e di austerità che il premier chiede al paese, ci sembrano davvero troppi per un uomo che fino ad ora ha saputo solo mettere tasse su tasse, cancellare le pensioni e riformare l'art 18, consentendo di fatto una maggiore facilità nei licenziamenti..





venerdì 16 marzo 2012

Il governo Monti versa 2 miliardi e mezzo alla Morgan Stanley




Voglio riprendere oggi un argomento che ha trovato pochissimo spazio su Tv, giornali e radio.

A gennaio del 2012 il Governo italiano avrebbe versato alla potente banca USA Morgan Stanley una cifra pari a 2 miliardi e 567 milioni di euro prelevati direttamente dalle casse del Tesoro.

Operazione che dovrebbe aver "estinto" una posizione in derivati che aveva con una delle grandi investment bank americane.

I vertici della Morgan Stanley hanno comunicato che l'esposizione verso l'Italia a cavallo di fine anno è scesa, al lordo delle coperture, da 6,268 a 2,887 miliardi di dollari. Con una differenza di 3,381 miliardi pari appunto a 2,567 miliardi di euro.

La trasparenza in questo ambito è pari a zero riguardo la gestione delle operazioni in derivati da parte del Tesoro. Non si conoscono inoltre i motivi che avrebbero spinto il governo italiano a scegliere di onorare il debito proprio con la Morgan Stanley tra i tanti creditori che l'Italia ha.

Molti contratti sui derivati prevedono che, dopo un certo numero di anni, una delle due parti può chiedere la chiusura della posizione. Ma non accade spesso. Altre volte sono previsti dei "termination event", ovvero fatti che possono innescare la soluzione del contratto: per esempio il downgrade dell'Italia da parte di Standard & Poor's.

Qui non si sta discutendo sulla liceità o meno ma sulla trasparenza e chiarezza di un debito che è assolutamente utopico poter estinguere e che anzi dai dati di Marzo 2012 è cresciuto di altri 37 miliardi di euro. Debito pubblico a quota 1.935 miliardi di euro

Della notizia sulla transazione tra Tesoro e Morgan Stanley ne ha parlato solo l'Espresso, è necessario a mio modesto parere una legge che verifichi le competenze in tale ambito (forse troppa discrezionalità del Ministro dell'Economia) e che legiferi su metodi di analisi e verifica della composizione del debito pubblico.

L'editoriale di Marco Travaglio: il processo Dell'Utri - puntata 17 - Servizio Pubblico

Ecco qui l'editoriale di travaglio di SERVIZIO PUBBLICO!!





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